Sudan

Il Sudan è uno dei 24 Paesi prioritari nella programmazione degli interventi della Cooperazione Italiana e dal 2000 ad oggi ha beneficiato di finanziamenti a dono per 128 milioni di euro. Nel 2011 il Paese ha vissuto un momento di profondo cambiamento dovuto alla secessione del Sud Sudan e alla conseguente perdita di oltre il 75% degli introiti petroliferi. La stabilizzazione dei rapporti tra i due Paesi è stata un elemento centrale della politica interna ed estera del Paese, che ha visto l’avvio di una profonda crisi economica. A queste problematiche si affiancano le tensioni interne e i conflitti in Darfur, tuttora colpito da una grave emergenza umanitaria, in Sud Kordofan, Blue Nile e Abyei. Il Sudan si trova ai livelli inferiori dell’Indice di sviluppo umano, 171esimo su 187 Paesi, con gravi squilibri tra centro e periferia, nonché carenza e degrado dei servizi pubblici essenziali quali acqua, sanitá, educazione e infrastrutture. La secessione con il Sud ha avuto un forte impatto sul Prodotto Interno Lordo (PIL) del Paese, che da un tasso di crescita annuale del 10% ha subito un crollo consistente fino al 2.9%, con stime simili per il prossimo triennio. Dal 2007 il reddito pro-capite sudanese ha superato la media dei paesi dell’Africa sub-sahariana e si attesta sui 1.500 dollari rispetto ai 1.351 registrati nella regione. La maggior parte della popolazione sudanese vive in condizioni di povertà, con forti diseguaglianze sociali. L’aspettativa di vita alla nascita è di 60 anni per gli uomini e 64 per le donne. Ogni donna da alla luce una media di 4.5 bambini e 73 bambini su 1.000 muoiono entro il quinto anno d’età. I dati nutrizionali presentano dei livelli allarmanti, superiori alla media dei paesi dell’Africa sub-sahariana: circa il 40% dei bambini al di sotto dei 5 anni è in condizioni di malnutrizione.

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L'elenco delle iniziative è indicativo e non risponde a finalità di catalogazione completa.

At glance in Sudan: iniziative 2018