Lancio dell’iniziativa MDiabetes finanziato dall’Italia e realizzato dal WHO in Sudan

Si e svolta il 6 febbraio, la cerimonia di lancio dell' iniziativa Lotta al consumo del tabacco e mDiabetes per contrastare le malattie croniche non trasmissibili in Etiopia e Sudan.

Il focus per il Sudan e' l' applicazione delle misure indicate dal FCTC per il controllo del consumo di tabacco, in particolare in relazione allo “Health Warning Label” e ridurre la prevalenza del diabete attraverso l’utilizzo della tecnologia mobile.
All' evento erano presente il nuovo rappresentante del World Health Organization (WHO) Hoda Youssef Atta, il sottosegretario alla salute Shaza Sida Hmed, i direttori della Associazioni Sudanesi per il Diabete adulto e infantile e AICS Khartoum.

Il diabete definito come una “epidemia emergente” colpisce - secondo i dati del World Health Organization (WHO)tra il 9% e il 12% della popolazione sudanese.
Il progetto - finanziato dalla cooperazione italiana - si prefigge di sviluppare un sistema informativo e preventivo attraverso il sistema della telefonia mobile: l’obiettivo sarà quello di raggiungere il 7% degli adulti affetti dalla patologia (circa 105.000 pazienti e i loro familiari, spesso a rischio di sviluppare la malattia) comunicando loro con avvisi programmati la necessità di seguire le raccomandazioni dietetiche e l’aderenza alle terapie. Questo programma è stato già realizzato in paesi a basso e medio reddito in Senegal, India e Egitto, nell'ambito della più ampia iniziativa dell’OMS Be He@lthy, Be Mobile, nei quali ne è stata valutata l’efficacia.

L' altra componente dell'iniziativa e' dedicata al controllo dell' uso del tabacco attraverso il rafforzamento del capacity building a livello istituzionale, a realizzare campagne di sensibilizzazione sui rischi associati al tabacco (compreso l’uso mediante narghilè e il tabacco da masticare-Toombak), e aggiornare la normativa relativa alle avvertenze da apporre sui prodotti per fumatori (compresi il narghilè e il tabacco da masticare), per aumentare lo spazio e l’impatto dei messaggi di allarme per la salute anche attraverso l’utilizzo di foto e grafici.

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