Si è svolto l’evento di riapertura dell’ospedale di Emergency a nyala, Sud Darfur, dopo la chiusura nel 2010.
L’ospedale è l’unico presidio pediatrico di una vasta area del Sud Darfur con una popolazione composta da migranti, rifugiati e sfollati.
Grazie ai fondi della cooperazione italiana, la struttura ha potuto essere riabilitata e ritornare pienamente in funzione. Dall’inizio dell’anno l’ospedale ha trattato - gratuitamente - 7.300 casi di cui più di 1.500 bambini affetti da SAM e MAM.
Il Sudan sta attraversando una situazione drammatica: secondo le ultimi analisi di OCHA, il numero di persone vulnerabili a settembre 2022 toccherà la soglia dei 11.7 milioni di persone (25% della popolazione) di cui Circa il 13,6% dei bambini gravemente malnutrito (troppo magro per la statura) e il 36% soffre di ritardi nella crescita (troppo basso per l’età).
Con questi dati il Sudan rientra- secondo le stime di UNICEF- tra i 14 paesi con il più alto tasso di malnutrizione al mondo. Il 63% dei bambini sotto i 5 anni non arrivano a un pasto giornaliero.
“AICS Khartoum investe nel settore salute più del 50% dei fondi attraverso tre tipologie di interventi: 1. Supporto e assistenza tecnica alle istituzioni governative. L’Italia finanzia il Global Fund (HIV-TB-Malaria) e il GAVI per i vaccini; 2. Finanziamenti multilaterali in particolare a WFP e WHO ; 3. Finanziamenti bilaterali e di cooperazione delegata.
L’Italia ricopre un ruolo di rilievo nella lotta alla malnutrizione infantile in Sudan“ ha concluso il direttore Michele Morana.