Il Sudan e' un paese prioritario per la Cooperazione Italiana secondo quanto indicato nell'ultimo documento triennale 2017-2019 di programmazione e indirizzo ed e' un paese strategico anche per l’Europa perché è una via di transito dei flussi migratori provenienti dai Paesi del Corno d’Africa.
L'Agenzia lavora in Sudan senza un Accordo Quadro di Cooperazione.
La Cooperazione Italiana non può disporre in Sudan di strumenti finanziari quali il credito d’aiuto e il supporto al bilancio, pertanto, gli unici canali finanziari sono il bilaterale in gestione diretta, il multilaterale, i contributi a Università italiane e a ONG italiane.
Le iniziative attualmente in corso ammontano a circa 71 milioni di Euro.
AICS ha come principali obiettivi il contrasto della povertà e il miglioramento delle condizioni socio-sanitarie della popolazione. Tra i settori trasversali, particolare attenzione viene data all’ inclusione sociale e agli aspetti di genere e l’empowerment delle donne.
A partire dal 2016 sempre maggior considerazione è stata data ai crescenti flussi migratori che hanno come via di transito il Sudan; va fatto notare come solo nel 2017, con l’acuirsi del conflitto in Sud Sudan, il Sudan ha accolto circa 450.000 sud sudanesi negli Stati del Darfur, Sud Kordofan e Kartoum.
Le aree di storica concentrazione della nostra cooperazione sono gli Stati del Red Sea, Kassala e Gedaref. Con le iniziative approvate nel 2016 e ancor più nel 2017, Khartoum, El Gezira e Blue Nile sono entrati, anche se in minor misura, a far parte delle priorità geografiche della nostra cooperazione.
Con la Delibera n. 115 del 29 settembre 2017, questa Sede AICS è diventata competente anche per l’Eritrea, il Camerun-Chad e la Repubblica Centro Africana.
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