E stato approvato al Comitato Congiunto del 6 settembre 2018 con Delibera 72, il contributo finalizzato a favore dell'UNESCO per la realizzazione del programma di protezione e valorizzazione del patrimonio culturale sudanese in prospettiva di sviluppo sociale. Il programma e volto alla riqaulifcazione del Museo nazionale del Sudan, che con la ricca collezione testimonia la presenza di acculturate civilizzazioni che hanno abitato e caratterizzato la storia del Paese dall'era paleolitica al X secolo dopo Cristo.
L’ iniziativa ha come obiettivo la valorizzazione dell’unica struttura museale presente e attiva nel contesto nazionale. La riqualificazione del museo garantirà l’avvio di processi di innovazione nel settore culturale dell’intero paese oltre che lo sviluppo economico legato al miglioramento delle capacità delle istituzioni rilevanti nel settore della pianificazione e gestione degli eventi culturali, del patrimonio e dell’industria del turismo nel paese.
Con un turn over di turisti pari a 100.000 l’anno, il museo di Khartoum – costruito nel 1955 e aperto come tale nel 1971 - ospita la collezione archeologica nubiana più grande e completa del mondo, compresi reperti del periodo Paleolitico fino al periodo islamico, provenienti da importanti siti archeologici del Sudan.
Ridisegnare secondo le buone pratiche della museografia contemporanea un allestimento espositivo innovativo che agevoli il percorso di visita, la realizzazione di lavori di manutenzione ordinaria dell’involucro edilizio e dei servizi, il restauro degli affreschi del IX e il XIII sec d.C. provenienti dalle chiese nubiane e salvati nel corso della missione UNESCO Savage Champaign nel 1977, la catalogazione digitale dei 100.000 reperti immagazzinati da più di 40 anni per evitare il traffico illecito di materiale museale, sono solo alcuni degli interventi che l’Italia finanzierà all’UNESCO.
Il progetto prevede inoltre dei corsi di formazione specifici per lo staff del Museo, in modo che sia in grado di supportare il piano di promozione e attività culturali presso il Museo stesso.