La scuola di Ghaar Hiraa a Mayo Mandella – Esempio di approccio comunitario

La scuola Ghaar Hiraa a Mayo Mandella – interamente finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e allo Sviluppo - nasce da una richiesta della località di Jabel Awlia a giugno dello scorso anno, per realizzare una struttura per i bambini e bambine della zona che non disponevano di un edificio scolastico.

Grazie ai fondi della prima annualità dell’iniziativa Mayo Up AID 11813 – approvata lo scorso marzo 2019 – è stata quindi avviata la costruzione della struttura attraverso un approccio “bottom up”, che ha coinvolto la comunità locale e la OSC Hope Sudan, utilizzando gli elaborati tecnici predisposti dalla società cooperativa ARCo, Architettura e Cooperazione – secondo una progettazione ispirata a principi di sostenibilità ambientale. 12 lavoratori locali hanno preso parte alla edificazione delle fondamenta e della struttura, quest’ultima composta da 52.000 mattoni, 5.131 metri lineari di ferro, 360 metri cubi di stuoie (cosiddette sharganiye) e altro materiale reperito localmente quale sabbia, sassi, e ghiaia. Le 14 finestre e le 2 porte della scuola sono state interamente decorate da 5 artisti locali ispirandosi all’antica tradizione nubiana.

La scuola – quasi ultimata – diverrà un centro educativo e punto di incontro per le donne della comunità, che potranno avviare attività generatrici di reddito grazie all’allestimento di una cucina comunitaria mentre i bambini potranno disporre di un piccolo parco giochi.

Un significativo contributo è stato dato dall’ Associazione genovese Music for Peace che ha recuperato e distribuirà nei prossimi giorni circa 100 banchi scolastici dismessi dalle scuole italiane. I banchi verranno consegnati assieme ad altro materiale scolastico e ricreativo.

La realizzazione della scuola è una delle attività del programma AICS a Mayo, per una durata di 30 mesi con l’obiettivo di rafforzare i servizi essenziali, salute ed educazione in primis, di fondamentale importanza per assicurare il futuro delle nuove generazioni. Negli ultimi 15 anni Mayo si è popolata di sfollati e rifugiati, provenienti in larga misura dalle città sudanesi di Gedaref e Sennar (tribù Fellata) e dai vicini Sud Sudan, Ciad, RDC e Nigeria fino ad arrivare a 600.000 persone, per gran parte sotto il livello minimo di povertà.

L’impegno di AICS nell’ area di Mayo risponde alle priorità delineate nello Humanitarian Needs Overview 2020. Sia direttamente che attraverso il coinvolgimento di OSC italiane (COOPI- AISPO- EMERGENCY) la nostra sede di Khartoum e molto attiva in quest’area con iniziative multisettoriali e integrate che affrontano il problema della salute e della malnutrizione in tutte le sue componenti, tra queste: i) il supporto al Centro Pediatrico di Mayo della OSC Emergency dove sono curarti gratuitamente bambini dai 0 ai 14 anni ed è garantita assistenza di ante e post natale care oltre che educazione sanitaria, igiene e pratiche di corretta nutrizione; ii) il programma multilaterale con UNDP che ha l’ obiettivo di favorire l’empowerment delle donne e dei giovani per promuovere la coesione e pacificazione sociale.

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