Sudan, AID 11813 – Mayo Up: Resilienza delle popolazioni vulnerabili delle open areas di Mayo – Khartoum – AICS

Dove  Sudan – Khartoum
Durata  30 mesi
Partners  Sudan Disarmament Demobilization and Reintegration Commission (SDDRC)
Canale  Bilaterale con componente affidata a OSC
Realizzato da Ufficio AICS sede di Khartoum
Fondi  € 2.600.000,00

Contesto

La ratio dell’intervento è quella di assicurare la presenza della Cooperazione Italiana in un’area prioritaria – Mayo - in termini di bisogni essenziali a livello sociale e igienico-sanitario.

L’ obiettivo dell’intervento si impernia su tre pilastri:

(a) Miglioramento in termini di accessibilità e qualità dei servizi di base: salute, nutrizione housing, educazione secondo l’approccio d’intervento slum upgrading;

(b) Tutela dei diritti, protezione dei gruppi vulnerabili e inclusione sociale ed economica dei giovani;

(c) Miglioramento delle procedure di birth registration, al fine di monitorare la popolazione, in funzione di  prevenzione e contrasto del fenomeno migratorio – con particolare riferimento alla tratta di essere umani. Ciò verrà fatto in collaborazione con la Sudan Disarmament Demobilization and Reintegration Commission (SDDRC).

Obiettivo Generale

  • Contribuire al rafforzamento delle capacita’ di governance locale anche ai fini di una accresciuta offerta dei servizi essenziali in ambito salute, educazione, ambiente;
  • Contribuire al rafforzamento delle condizioni di vita delle comunità migranti, ospitanti e sfollate presenti nelle open areas di Mayo.

Obiettivo Specifico

  • Contribuire al rafforzamento delle capacita’ di governance locale anche ai fini di una accresciuta offerta dei servizi essenziali in ambito salute, educazione, ambiente;
  • Contribuire al miglioramento dei meccanismi di resilienza della popolazione delle open areas di Mayo.

Beneficiari

Beneficiari diretti

  • 20.000 circa tra minori, giovani e donne nell’area di Mayo in condizioni di maggiore vulnerabilità e a rischio;
  • 50 funzionari della Sudan Disarmament Demobilization and Reintegration Commission (SDDRC);
  • 50 tra rappresentanti e attivisti di OSC e ONG operanti nei settori di riferimento, in quanto attori chiave del processo di policy making;
  • 200.000 circa (popolazione nella località di intervento, corrispondente ad un terzo della popolazione presente nell’area considerata).

Risultati attesi e attività

  1. Tavoli di coordinamento intergovernativi sono istituiti e attivati per la realizzazione, gestione tecnica  e supervisione del programma
    • Fase preparatoria dei tavoli di coordinamento (redazione TdR, ruoli, responsabilità e obiettivi)
    • Pianificazione e realizzazione di workshop, conferenze, incontri regolari e attività di informazione e sensibilizzazione
  2. Studi settoriali sono prodotti al fine di informare lo sviluppo di politiche settoriali e indirizzare le attività di assistenza tecnica e capacity development
    • Definizione del numero e scopi degli studi applicati da condurre
    • Redazione e disseminazione degli studi applicati e relative raccomandazioni in termini di policies di settore
    • Presentazione, scrutinio e presa in esame degli studi settoriali all’interno dei lavori dei tavoli di coordinamento
  3. Le capacità degli attori preposti, istituzionali e non governativi, in termini di pianificazione e redazione delle strategie settoriali sono aumentate grazie al capacity building
    • Analisi degli stakeholder (Gantt e Heat Charts)
    • Identificazione degli attori strategici e loro potenzialità e capacità d’impatto
    • Supporto in termini di capacity building e fornitura di mezzi ed equipaggiamento tecnico necessario all’esecuzione del loro mandato
  4. Il numero di registrazioni alla nascita è aumentato per effetto del capacity building e della migliorata performance delle istituzioni preposte a tale compito
    • Messa in atto di un sistema pilota di registrazione con il coinvolgimento degli attori formali e informali avvalendosi dei risultati dell’attività 1.3.1
    • Capacity building del personale preposto
    • Registrazione dei nuovi nati e rilascio di un documento identificativo
  5. Realizzata una mappatura sociosanitaria e ambientale dei bisogni e delle risorse disponibili all’interno delle aree selezionate per sensibilizzare e indirizzare le attività di assistenza tecnica e capacity development
    • Costituzione di un gruppo di ricerca multidisciplinare
    • Raccolta, elaborazione ed analisi dei dati
    • Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione e azioni di influencing verso gli attori interessati a livello comunitario, istituzionale ed internazionale
  6. Le strutture igienico-sanitarie rilevate sono rafforzate nella loro capacità di erogare servizi di salute qualitativamente migliori
    • Assessment/quantificazione delle azioni di rafforzamento e riabilitazione
    • Interventi WASH di adeguamento strutturale ed equipaggiamento delle strutture selezionate
    • Capacity building del personale sanitario presente
  7. Incrementato l’accesso ai servizi educativi con un focus specifico sui bambini/giovani esclusi dai percorsi formali di istruzione, in particolare bambine, mediante azioni progettuali di assistenza tecnica e capacity building
    • Raccolta e analisi dei dati, definizione del contesto locale in funzione di un approccio di tipo inclusivo
    • Realizzazione di interventi di supporto nutrizionale (cantine scolaire) per favorire l’aumento delle iscrizioni scolastiche
    • Interventi di riabilitazione di strutture scolastiche selezionate
    • Interventi integrativi di sostegno all’educazione informale per contrastare l’abbandono scolastico e la diffusa carenza di servizi educativi formali.