Si è svolta il 6 maggio scorso, presso la sede dell’Ospedale Universitario di Ostetricia di Port Sudan, la cerimonia di inaugurazione delle unità di terapia semi intensiva e di nutrizione che sono state riabilitate attraverso un intervento dell'organizzazione AISPO e dell’università di Sassari, in collaborazione con il Ministero sudanese della Salute, con il finanziamento dell'Agenzia. Le azioni di riabilitazione, che hanno rafforzato le capacità operative del più grande ospedale dello stato del Red Sea, sono state effettuate nell’ambito del progetto “Sostegno al Teaching Obstetric Hospital di Port Sudan per fronteggiare la malnutrizione delle donne in stato di gravidanza, delle giovani mamme di bambini sotto i cinque anni e dei loro figli.”
L'iniziativa – della durata di 9 mesi per un ammontare di 350mila euro - ha offerto un percorso di formazione sui temi della nutrizione, del metodo KAP - Knowledge Attitude and Practice, e delle attrezzature per la terapia semi-intensiva coinvolgendo 65 operatori sanitari locali tra ginecologi, infermieri e ostetriche. L'intervento ha visto anche la riabilitazione di due spazi per il ricovero delle pazienti con problemi nutrizionali, che ha permesso un aumento dei posti letto, e il miglioramento di due locali per la terapia semi-intensiva con area filtro, stazione infermieristica di controllo, verande e fognature che garantiranno la riduzione del rischio di infezioni. Sono state inoltre rafforzate le disponibilità di farmaci e presidi terapeutici di prevenzione e cura quali ferro e acido folico, vitamine A e D, K, iodio. Nel suo complesso, il programma ha raggiunto oltre 12mila beneficiari tra donne in stato di gravidanza e neomamme e i loro bambini sotto ai 5 anni di età.
L’ Italia è in prima linea per fronteggiare la malnutrizione delle donne in stato di gravidanza, delle giovani mamme di bambini sotto i cinque anni d’età e per migliorare il sistema sanitario sudanese affinché si possa assicurare alla maggior parte della popolazione possibile l’accesso ai servizi sanitari di qualità. È stato altresì ricordato come l’Unita Operativa di Nutrizione sia in linea con il ruolo di Donor Covener dell’Italia nell’ambito del Programma onusiano Scaling Up Nutrition -SUN, movimento globale nato nel 2010 per dare impulso alla lotta contro la malnutrizione volto a concorrere alla realizzazione dell’Obiettivo 2 dell’Agenda 2030, ovvero “Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile”.
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