Per fare fronte alla emergenza in Sudan, aggravatasi a seguito delle forti alluvioni che hanno causato l’esondazione del Nilo con conseguenze gravi per 17 stati su 18 con oltre 650.000 persone colpite di cui circa il 43% negli stati di Khartoum, Nord Darfur e Sennar e il collasso di più di 110.000 abitazioni, la Cooperazione Italiana su richiesta della VM Emanuela Del Re - nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile e in collaborazione con la Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite di Brindisi e la sede AICS di Khartoum - ha predisposto un volo umanitario per l’invio di circa 10 tonnellate di forniture di non food items (NFI) composte da coperte, tende famigliari, cucina e latrine da campo, zanzariere e serbatoi dell’ acqua da 10 lt.
L’invio del volo umanitario vuole dare una risposta concreta allo Stato d’ Emergenza dichiarato dal Governo Sudanese per i prossimi 3 mesi, ha affermato l’Ambasciatore Gianluigi Vassallo. Le condizioni sono drammatiche e oltre alle distribuzioni dei beni individuali e comunitari, vi è il pericolo della diffusione di gravi malattie quali watery diarrhea, malaria e tifo. A ciò si aggiunge la perdita di una stagione agricola, una scarsità di grano e un conseguentemente un aumento dei prezzi, in un paese che soffre da anni di una crisi protratta, sottolinea l’Ambasciatore.
Il Direttore del Dipartimento Peace and Humanitarian Assistance del Ministero degli Esteri – Ambasciatore Hamad Hassan – da parte sua ha tenuto a ringraziare l’Italia per l’ottimo e consolidato rapporto di collaborazione e per il prezioso carico che potrà essere distribuito nei prossimi giorni alla popolazione maggiormente colpita.
I beni verranno presi in carico dal Comitato Emergenza Alluvioni composto dal Ministero del Lavoro e Social Development e da HAC (Humanitarian Aid Coordinator) Ministero degli esteri e altre istituzioni del Governo Sudanese.