Sudan, AID 11715 – Rafforzare la risposta umanitaria per lo sminamento in Sudan – UNMAS

Dove Sudan Orientale (Kassala, Gedaref, Red Sea)
Durata 12 mesi
Partners
Canale Multilaterale
Realizzato da UNMAS
Fondi 300.000,00 Euro

Obiettivo
Implementare le attività di sminamento, MRE (Educazione al rischio di mine)  e rafforzare le capacità delle competenti autorità locali sudanesi con l’obiettivo di facilitare l’accessibilità dei partner umanitari alla zona di prima emergenza e, in secondo luogo, di supportare il processo di stabilizzazione favorendo un ritorno sicuro della popolazione nelle aree bonificate.

Beneficiari

Popolazione degli Stati di Kordofan Meridionale e Blue Nile

Risultati attesi e attività

UNMAS intende intervenire attraverso:

  • Interventi di Bonifica
  • Educazione al Rischio e Assistenza alle vittime: UNMAS sostiene le vittime di mine e ERW attraverso l’assistenza socio-economica e psicologica per il loro re-inserimento nella società. Le vittime sono registrate nell’ Information Management System for Mine Action (IMSMA)
  • Rafforzamento delle capacità nazionali: UNMAS rafforza la capacità nazionale fornendo i) consulenze tecniche e specifiche formazione a NMAC e alle ONG nazionali in materia di operazioni di sminamento e bonifica dei terreni, e 2) supervisione nella gestione dei progetti

RCA, AID 11293 – Rafforzamento della protezione e resilienza per minori vulnerabili e famiglie rifugiate centrafricane di ritorno dal Camerun, nella comunità Berberati – FONDAZIONE MAGIS

Dove Prefettura della Mambere-Kadei, sotto-Prefettura di Berberati: Berberati come città capoluogo e comune;
Zone miniere di SOSSO- Nakombo (60km da Berberati);
Sotto-Prefettura di Gamboula (asse Berberati-Gamboula) per missioni saltuarie di monitoring dei ritorni dei rifugiati dal Camerun.
Durata 12 mesi
Partners Ong Kizito;  centro di formazione professionale esclusivo per ragazze e donne NEMESIA
Canale Bilaterale - Emergenza
Realizzato da Fondazione Magis
Fondi 350.402,00 Euro di cui 339.722,00 Euro da AICS

Obiettivo
Il progetto vuole rafforzare i servizi di protezione e le opportunità di resilienza per i minori vulnerabili e le famiglie di rimpatriati volontari dal Camerun grazie ad un sistema comunitario di prevenzione e reintegrazione nella comunità di Berberati.

Beneficiari

  • 50 leader comunitari dei RECOPE (inclusi i rappresentanti delle associazioni dei giovani) e 10 capi dei giacimenti minerari: 60 persone dai 16 ai 59 anni, 30% donne;
  • 150 minori dai 6 ai 15 anni (50% donne) per il reinserimento a scuola;
  • 40 adolescenti dai 15 ai 18 anni (50% donne) per il reinserimento attraverso la formazione professionale;
  • 300 minori dai 6 ai 18 anni per i club amici dei bambini;
  • 140 famiglie d’accoglienza temporanee;
  • 50 famiglie di rimpatriati volontari e comunità di ritorno: 300 persone dai 18 ai 45 anni (40% donne).

Risultati attesi e attività
L'iniziativa vuole rafforzare i servizi di protezione e le opportunità di resilienza per i minori vulnerabili e le famiglie di rimpatriati volontari dal Camerun attraverso:

  • Attività di sensibilizzazione sullo sfruttamento dei minori, la creazione di RECOPE (Reti comunitarie per la protezione dell'infanzia),  formazione su questioni di salute (HIV), violenza fisica e sessuale, protezione dei minori, pianificazione familiare
  • Supporto psicosociale individuale, di gruppo e familiare per i bambini identificati;
  • Distribuzione di kit d’igiene per i minori nelle famiglie d’accoglienza temporanee;
  • Distribuzione di kit di primo soccorso nelle miniere;
  • Campagne di sensibilizzazione radiofoniche comunitarie su argomenti relativi alla protezione e al ritorno dei rifugiati

Sudan, AID 11286 – Programma itinerante di educazione, informazione e sensibilizzazione sulle tematiche migratorie in 6 paesi Africani – CinemArena – Sudan

Dove Costa d'Avorio, Gambia, Guinea, Nigeria, Senegal, Sudan
Durata  12 mesi
Partners -
Canale Bilaterale - Emergenza
Realizzato da Fondazione Magis
Fondi 1.999.790,00 Euro

Obiettivo
Il programma rientra tra le attivita' previste nel Fondo per l'Africa, stanziato dall' Italia nell' ambito delle misure stabilite dal governo volte al contrasto all'immigrazione irregolare e al traffico di esseri umani.

Si tratta di una iniziativa di comunicazione e sensibilizzazione nei confronti delle popolazioni di 6 paesi africani selezionati dalla DGIT del MAECI, dal Ministero degli Interni e da IOM. La campagna di comunicazione riguarda i rischi e i pericoli a cui vanno incontro le persone che decidono di emigrare in modo illegale e verrà organizzata attraverso il modello del CinemArena.

Beneficiari

  • le popolazioni dei 6 paesi selezionati (abitanti delle are rurali e metropolitane colpite da fenomeni delle migrazioni irregolari selezionate con le Autorità locali).

Risultati attesi e attività
L'iniziativa vuole garantire una ampia divulgazione dei messaggi educativi presso le popolazioni più emarginate e più colpite dai flussi migratori nei 6 paesi attraverso:

  • Attività di sensibilizzazione attraverso una campagna di circa 50/60 giorni in ogni paese selezionato;
  • La realizzazione di una studio sul fenomeno migratorio volto a dare un'informazione sul background soggettivo dei potenziali migranti;
  • La realizzazione di un docu/film sull'iniziativa per divulgare l'iniziativa realizzata.

 

 

 

 

 

Sudan, AID 10633 – Miglioramento delle capacità tecniche per la gestione delle migrazioni in Sudan – IOM

Dove Sudan Orientale (Kassala, Gedaref, Red Sea)
Durata 12 mesi
Partners Ministero dell' Interno
Ministero della Giustizia
UNICEF
UNHCR
UNFPA
Canale Multilaterale
Realizzato da IOM
Fondi 800.000,00 Euro

Contesto

Il Sudan e’ tradizionalmente toccato da intensi flussi migratori provenienti dall’Africa Orientale e diretti verso il Nord Africa e l’Europa. Nel 2014 il Governo sudanese si e’ impegnato nella lotta al traffico degli esseri umani accedendo ai protocolli internazionali in materia e promulgando la prima legge federale sulle migrazioni. La conoscenza di tali atti risulta tuttora limitata.
Al fine di rendere pratici gli sforzi di cui sopra, nonché le indicazione elaborate durante il Processo di Khartoum, le agenzie OIM e UNHCR, in collaborazione con UNFPA, UNODC e UNICEF, hanno sviluppato una Strategia di risposta al traffico degli esseri umani, rapimenti e tratta di persone in Sudan per il biennio 2015 – 2017. La strategia ha l’obiettivo generale di sostenere il governo sudanese nell'assicurare l’arrivo in sicurezza ai richiedenti asilo, la loro permanenza nei campi profughi nel Sudan orientale e la protezione e riabilitazione degli individui identificati come vittime del traffico di esseri umani in Sudan,

Obiettivo generale
Migliorare le risposte alle migrazioni irregolari

Obiettivo specifico
Rinforzare la capacita’ delle autorità governative e non di regolare i flussi migratori illegali e di garantire il rispetto dei diritti umani per i migranti in Sudan.

Beneficiari

  • Migranti che riceveranno assistenza diretta e indiretta;
  • Personale dell’amministrazione federale e locale di diverso rango, i quali beneficeranno dei corsi di formazione e assistenza tecnica;
  • Tecnici (giudici, procuratori, avvocati, etc.) impegnati nel campo dei diritti umani e del diritto internazionale attraverso i corsi di formazioni e l’analisi della regolamentazione in vigore in materia di migrazione;
  • Comunità svantaggiate alle quali verrà garantito accesso all'assistenza di base.

Risultati attesi e attività

  • Al fine di migliorare le conoscenze tecniche in materia di gestione delle migrazioni dell’amministrazione statale ai suoi diversi livelli centrali e periferici e in particolare nelle zone di confine verranno condotti dei corsi di formazione con il National Training Centre (NTC) – incluso con la modalità di training of trainers (TOT) –  sui fondamenti della gestione e della pratica delle migrazioni  per personale junior e senior dell’amministrazione statale.
  • Al fine di migliorare e diffondere conoscenze sulla nuova regolamentazione sudanese in materia di traffico di esseri umani e sulle relative procedure di attuazione verrà redatto un manuale esplicativo della regolamentazione nazionale in materia di migrazioni; questo sara’ utilizzato per attività di formazione a beneficio di tecnici (giudici, procuratori, avvocati, etc.) impegnati nel campo dei diritti umani e del diritto internazionale. Materiale informativo sulla tematica verrà’ distribuito ai migranti con particolare attenzione ai bambini e ai giovani migranti. A sostegno delle popolazioni più vulnerabili, verranno formate ONG locali coinvolte in attività di assistenza ai gruppi più svantaggiati.
  • Fornire assistenza diretta ai gruppi vulnerabili di migranti attraverso il miglioramento delle condizioni di vita grazie a  l’accesso ai servizi sanitari e farmaceutici; il coordinamento nel rilascio di documenti di viaggio e del trasporto per coloro che vorranno volontariamente essere rimpatriati; provvisione di assistenza monetaria per alloggi, viaggio e reintegrazione dei migranti; e conduzione di corsi di lingua inglese e araba.
  • Migliorare la comprensione dei flussi migratori attraversanti il Sudan attraverso la raccolta dati, traduzione e pubblicazione e ricerche mirate allo sviluppo di analisi dettagliate sui flussi migratori interessanti il Sudan.

Sudan, AID 11046 – Programma a favore dei migranti e per il controllo del traffico di esseri umani. Controllo alle Frontiere – IOM

Dove Aeroporti internazionali di Khartoum e Port Sudan
Durata 12 mesi
Partners Accademia di Formazione della Polizia Nazionale (NPTA)
Regional Thematic Specialist del Cairo
African Capacity Building Centre in Tanzania
Immigration and Border Management Division
PCRC del Ministero degli Interni sudanese
Autorità aeroportuali di Khartoum e Port Sudan
Commissione per gli aiuti umanitari (HAC)
Commissione per i Rifugiati (COR)
Ministero degli Interni italiano
Canale Multilaterale
Realizzato da IOM
Fondi 300.000,00 Euro

Contesto
Il fenomeno migratorio, vista la situazione economica e geopolitica del Corno d’Africa, rimane e’ un’emergenza strutturale tenuto conto delle precarie condizioni di vita dei paesi di origine, delle guerre in corso e dei regimi autoritari presenti in molti paesi. La maggior parte dei paesi della regione, tra cui Gibuti, Etiopia, Eritrea, Kenya, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Tanzania, Uganda e Yemen sono noti per dare origine e transito di flussi migratori e si configurano altresi’ come paesi di destinazione per il traffico di esseri umani, mentre il traffico di migranti è diffuso in tutta la regione.
I migranti dell’Africa Sub-sahariana optano necessariamente per la migrazione irregolare perché le possibilista’ per una migrazione regolare sono assai limitate. Le cause principali della migrazione irregolare delle persone nel Corno d'Africa comprendono quelle: politiche, demografiche, economiche, ambientali, unite ad alcuni fattori sociali.

Obiettivo generale
Il progetto fornisce assistenza tecnica al Governo Sudanese per il miglioramento delle capacità nella gestione delle migrazioni, in particolare nel settore della gestione e controllo delle frontiere.
Il programma di attività formative per la polizia di frontiera dei due aeroporti internazionali di Khartoum e Port Sudan è completato dalla fornitura di equipaggiamento per il controllo dei documenti e l’identificazione di documenti falsi o alterati. Inoltre, sono previsti interventi di miglioramento infrastrutturale dell’aeroporto di Port Sudan oltre a un programma formative per ufficiali del Ministero degli Interni per la costituzione di un’unità centrale di raccolta e gestione delle informazioni sui momenti in ingresso ed in uscita dai principali punti di frontiera

Beneficiari
Personale di frontiera, migranti e vittime di traffico di esseri umani

Risultati e attività

  • Migliorare la gestione delle postazioni di controllo lungo le linee di confine e le capacità istituzionali nella gestione dei fenomeni migratori utili anche alla identificazione dei documenti di viaggio falsi e ottenuti con la frode e per identificare e aiutare i migranti potenzialmente vulnerabili e vittime di traffico-violenza-estorsione.
  • Migliorare la capacità istituzionale di raccogliere e analizzare i dati sulle migrazioni al fine di informare i decisori istituzionali a livello nazionale e locale sul modo migliore per rispondere alle tendenze migratorie irregolari.

I menzionati risultati saranno raggiunti attraverso due principali linee di azione:

  • Rafforzare le attività di gestione delle postazioni di confine negli Aeroporti internazionali di Port Sudan e Khartoum nonché il networking e la gestione/protezione dei dati nella sede centrale dell’Ufficio della Direzione Generale Immigrazione;
  • Rafforzamento e l'espansione del flusso informativo dei punti di monitoraggio nel Sudan orientale.

Sudan, AID 11340 – Supporto ai bisogni primari della popolazione rifugiata sud-sudanese nello Stato del White Nile – UNHCR

Dove Stato del Red Sea
Durata 12 mesi
Partners Ministero della Salute e la Commissione per i Rifugiati (COR)
Sudanese Red Crescent (SRC)
Catholic Agency For Overseas Development (CAFOD).
Canale Multilaterale
Realizzato da IOM
Fondi 2.819.236,00 Euro di cui 1.955.236,00 Euro da AICS

Contesto
L’iniziativa si inserisce in un contesto ben noto all’UNCHR che già opera in Sudan da 40 anni.

Per la propria collocazione geografica, il Sudan, soprattutto negli stati dell’Est, e’ attraversato dai flussi migratori dell’Africa Orientale diretti in Nord Africa ed Europa. La situazione in Sud Sudan continua a peggiorare e il sovrapporsi di diversi fattori tra cui il confitto, la siccità e la carestia, portano ulteriori spostamenti di persone e un rapido esodo di quanti fuggono da una delle crisi più gravi al mondo.

Il totale di rifugiati sud-sudanesi in Sudan ammonta a 403.084, e sono 155.367 quelli arrivati in Sudan nei primi 6 mesi del 2017. La regione più colpita dall’afflusso di persone e’ indubbiamente lo Stato del White Nile (WNS) che registra la presenza di 161.616 rifugiati sud-sudanesi. Solo nel 2017, 55.536 rifugiati sono arrivati in WNS. La popolazione rifugiata e’ composta prevalentemenete da donne e bambini (5-11 anni).

Obiettivo
Contribuire al coordinamento di attività di primo soccorso al fine di ridurre la vulnerabilità dei rifugiati sud-sudanesi nello stato del White Nile, prevalentemente negli 8 campi profughi e nei punti di accoglienza gestiti da UNHCR. L’iniziativa mira anche al sostegno delle fasce più vulnerabili delle comunità ospitanti che vivono in aree adiacenti ai campi profughi.

Risultati attesi e attività

Tutte le attività previste dal progetto si rifanno alla emergency response guidata da UNCHR e che si attiene al Regional Refugee Response Plan (RRRP) 2017 per i Rifugiati Sud-Sudanesi.

L'iniziativa vuole raggiungere i seguenti risultati:

  • Nutrition: assicurare l'assistenza ai rifugiati Sud-Sudanesi nei campi profughi del White State Nile affetti da SAM (Severe acute malnutrition) e MAM (Moderate Acute Malnutrition);
  • WASH : ottenere un miglior accesso ai dispositivi sanitari (latrine e acqua pulita) nei campi profughi in WNS;
  • Salute: Condurre visite mediche sanitarie per nuovi rifugiati Sud-Sudanesi che arrivano nei campi e nei border points in WNS;
  • Shelter: fornitura di 2,190 shelter kit alle nuove famiglie di rifugiati;
  • Registrazione: assicurare la registrazione biometrica di tutti i nuovi rifugiati Sud-Sudanesi (per tutta la durata del progetto) in arrivo in WNS e disposizione della relativa documentazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sudan, AID 11085 – Miglioramento dell’approvvigionamento idrico e dei servizi sanitari e igienici (WASH), a favore delle popolazioni vulnerabili nello Stato di Kassala – IOM

Dove Kassala città'; Girba (Stato di Kassala)
Durata 12 mesi
Partners Nn
Canale Multilaterale
Realizzato da IOM
Fondi 800.000,00 Euro

Contesto
La valutazione dei bisogni ha evidenziato come le esigenze di interventi siano - a Girba - la riabilitazione degli impianti di trattamento della rete idrica generale, la manutenzione e riabilitazione degli impianti idrici in strutture pubbliche quali centri di salute e scuole e infine attività di formazione sulla gestione del bene acqua, mentre a Kassala le necessità urgenti sono il miglioramento della gestione e smaltimento dei rifiuti e l’aumento delle attività di formazione degli addetti e della popolazione.

Obiettivo generale
Migliorare la condizione di salute della popolazione delle citta’ di Kassala e Girba. Il progetto affronta la grave carenza di servizi idrici e di gestione dello smaltimento dei rifiuti nell’Est del Paese al fine di apportare miglioramento nel settore igienico sanitario e la conseguente diminuzione delle malattie trasmissibili oltre che benefici alla comunità ospitante che subisce una notevole pressione migratoria.

Il presente intervento collabora inoltre al miglioramento delle soluzioni alle problematiche migratorie, considerato il fatto che il Sudan orientale e’ anche punto di congiunzione di importanti flussi di migrazioni miste dai paesi vicini, come l’Etiopia e l’Eritrea.

Beneficiari
Popolazione di Girba e Kassala

Risultati attesi e attività

  • Il progetto prevede la riabilitazione di infrastrutture negli ospedali e negli scuole di Girba attraverso la realizzazione di condutture di acqua potabile; lo sviluppo di un General Operational Plan; la riabilitazione dell'impianto del trattamento delle acque reflue; sviluppo di un sistema di smaltimento dei rifiuti;
  • Attivita di formazione sulla gestione dell' impianto di trattamenti delle acque di Girba;
  • Campagne di educazione ambientale per lo smaltimento dei rifiuti a Kassala e a Girba.

Sudan, AID 10702 – Fornitura di servizi di base essenziali a rifugiati, richiedenti asilo e comunità ospitanti in Sudan Orientale – UNHCR

Dove Stato di Kassala
Durata 11 mesi (Avviato nel gennaio 2016)
Realizzato da UNHCR
Fondi 500.000,00 Euro

Contesto
Il Sudan e’ tradizionalmente toccato da intensi flussi migratori provenienti dall’Africa Orientale e diretti verso il Nord Africa e l’Europa e piu’ di 91.000 rifugiati risiedono nel Sudan Orientale dove si registra una media di 1.089 nuovi arrivi mensili, principalmente di individui provenienti dall’Eritrea e dall’Etiopia. Per far fronte ai nuovi arrivi e coerentemente con gli sforzi/impegni internazionali, incluso il Processo di Khartoum, l’intervento mira a migliorare le condizioni di vita di rifugiati, richiedenti asilo e comunità ospitanti garantendo l’accesso a servizi sanitari di base, con particolare attenzione alla salute riproduttiva e alla prevenzione dell’HIV, e migliorando l’accesso all'acqua potabile per le popolazioni migranti e le comunità ospitanti.

Obiettivo
Garantire l’accesso a servizi sanitari di base, con particolare attenzione alla salute riproduttiva e alla prevenzione dell’HIV, e migliorare l’accesso all’acqua potabile per le popolazioni migranti e le comunità ospitanti.

Risultati previsti e attività
1. Migliorato lo stato di salute delle popolazioni migranti e stanziali, anche garantendo equo accesso ai servizi di salute riproduttiva e prevenzione dall’HIV.
- Fornitura di servizi sanitari di base, vaccinazioni, prevenzione e controllo di malattie non trasmissibili e continuo coordinamento per il rinvio a medici specialisti;
- Fornitura di servizi per la salute riproduttiva e materno-infantile, interventi per ridurre la trasmissione dell’HIV e accesso universale a terapie e farmaci per l’HIV;

2. Migliorato o mantenuto l’accesso all’acqua potabile.
- Migliorato ed esteso il sistema di condotte di distribuzione dell’acqua a beneficio dei tre campi di Shagarab e delle comunita’ limitrofe;
- Costruzione di una struttura naturale per la raccolta dell’acqua (hafir) e di un serbatoio sopraelevato;
- Attività di formazione a favore dei comitati per la gestione dell’acqua

Sudan, AID 10533 – Tutela e assistenza ai rifugiati in arrivo nel Sudan Orientale e a Khartoum – UNHCR

Dove Stati di Kassala e Khartoum
Durata 5 mesi (Avviato nel Aprile 2015)
Realizzato da UNHCR
Fondi 500.000,00 Euro

Contesto
Tra il 2013 e il 2014 nello Stato di Kassala si é assistito a un drammatico incremento degli arrivi di nuovi rifugiati. Le strutture di controllo, di identificazione e di registrazione poste sul confine eritreo-sudanese, così come i servizi di base all'interno dei campi di accoglienza, risultano inadeguati a rispondere a questo nuovo scenario. I casi di vittime di tratta umana, di rapimenti o di arresti preventivi avvengono con una frequenza sempre maggiore. Il contributo italiano va dunque a sostegno degli Stati di Kassala e Khartoum assicurando l’accesso al sistema di asilo e protezione presso le zone di confine con l’Eritrea nonché all'interno del territorio sudanese, con attenzione ai gruppi vulnerabili quali bambini, giovani e donne particolarmente esposti ai rischi di rapimenti o traffici umani.

Obiettivo generale
Contribuire alla tutela dei diritti umani degli stranieri nello Stato di Kassala e in Khartoum.

Risultati attesi e attività

  • Le strutture di ricezione, controllo e registrazione sul confine sudanese – eritreo sono riabilitate e rese maggiormente efficienti
    - Riabilitare struttura di ricezione;
    - Espandere il servizio di trasporto dalle strutture di ricezione sul confine ai centri di accoglienza;
    - Formare personale qualificato per l’espletamento delle procedure di identificazione, controllo e registrazione presso le strutture di ricezione;
  • Fornita assistenza alle vittime della tratta umana e dei rapimenti
    - Sostegno psicologico individuale e di gruppo per le vittime della tratta umana;
    - Assicurare il re-insediamento in Paesi terzi delle vittime della tratta umana e dei rapimenti maggiormente in pericolo;
  •  Migliorato accesso all'istruzione di base
    - Costruzione di un asilo per rispondere ai bisogni dei nuovi migranti;
    - Istituire dei consigli studenteschi;
    - Acquistare libri di testo e quaderni;
    - Formare gli insegnanti presenti nei campi di accoglienza;
    - Organizzare corsi di formazione professionali;

Sudan, AID 10421 – Incrementare la capacità di risposta delle comunità colpite da calamità naturali o conflitti con attività volte alla fornitura di beni di prima necessità, alla riabilitazione delle abitazioni delle strutture sanitarie ed idriche in Darfur – IOM

Dove Stato del Nord Darfur
Durata 7 mesi (Avviato nel Marzo 2015)
Realizzato da IOM
Fondi 1.000.000,00 Euro

Contesto
L’iniziativa si concentra nello Stato del Nord Darfur nonché sulla tematica dell’ approvvigionamento idrico per garantire il sostegno alle popolazioni migranti vulnerabili con particolare attenzione a donne, bambini, anziani e persone disabili.

Obiettivo generale
Ristabilire condizioni di vita dignitose per le popolazioni vulnerabili (donne, bambini, anziani e disabili) colpite dal riacutizzarsi del conflitto in Darfur.

Risultati attesi e attività

  • Riduzione dei vuoti di assistenza attraverso il supporto per il trasporto di beni di soccorso
    - Fornire servizi di trasporto beni per la comunità umanitaria;|
  • Accesoo ad alloggi adeguati e dotazione di Non Food Item (NFI) kits.
    - Acquisto e distribuzione di NFIs kits e materiale per alloggi di emergenza;
  • Costruzione di servizi idrici 
    - Riabilitazione di punti di approvvigionamento idrico e lavori di miglioramento delle condutture idriche;
    - Costruzione di un punto di approvvigionamento idrico;
    - Costituzione di comitati per la gestione dell’acqua in sei villaggi selezionati
  • Sviluppo di pratiche igieniche e sanitarie
    - Campagne per il miglioramento delle pratiche igieniche;
    - Promozione di buone pratiche igieniche attraverso il Community Approach Total Sanitation (CATS);

Sudan, AID 10533 – Tutela e assistenza ai richiedenti asilo e ai rifugiati in Sudan Orientale e a Khartoum – UNHCR

Dove Stati di Kassala e Khartoum
Durata Ottobre 2014 - Agosto 2015
Realizzato da UNHCR
Fondi 500.000,00 Euro

Contesto
Lo Stato di Kassala e la città di Khartoum sono meta di numerosi migranti in cerca di opportunità di vita migliori che, in conformità alle leggi nazionali, risiedono in campi di accoglienza in attesa del riconoscimento del diritto di asilo o dello status di rifugiato. A causa della larga insufficienza dei servizi di base, molti di loro sono incentivati a lasciare i campi di accoglienza incorrendo nel rischio di rapimenti o della tratta nonché della deportazione.

Obiettivo
Contribuire alla tutela dei diritti umani dei richiedenti-asilo e dei rifugiati nello Stato di Kassala e di Khartoum, attraverso il miglioramento delle condizioni di vita nei campi di accoglienza.

Risultati previsti e attività

1. Accesso all'educazione di base incrementato e qualità dell’insegnamento migliorata nei campi di accoglienza
- Sostegno a 320 studenti attraverso la copertura delle tasse scolastiche o la distribuzione di materiali didattici;
- Corsi di formazione per insegnanti e attività di capacity building per i manager delle strutture educative;
- Organizzazione di programmi di alfabetizzazione per adulti;
- Riabilitazione delle tre scuole selezionate, attraverso la realizzazione di nuove aule e di latrine adottando lo schema Cash for Work;
- Costruzione di un centro educativo a Shagarab, dove si organizzeranno sia classi di educazione di base in lingua inglese, araba e tigrina sia brevi corsi di inglese per adolescenti ed adulti.;
- Costruzione di un asilo nel campo di accoglienza Shagarab.

2. Migliorate le condizioni di vita nei campi di accoglienza e rafforzata l’autosufficienza delle comunità
- Sostegno per la creazione di un internet caffè in una delle scuole beneficiarie, quale attività generatrice di reddito;
- Sostegno ad un life skills training;

3. Migliorato l’accesso ai servizi sanitari e la qualità
- Organizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione delle malattie infettive e della SGBV (Sexual and Gender Based Violence);
- Distribuzione di medicine per 2.500 pazienti nel campo di accoglienza di Khartoum e copertura delle spese per il trasporto, l’alloggio ed il vitto per 200 pazienti;
- Creazione di un database per monitorare le People with Special Needs (PWSNs).

4. Consapevolezza del fenomeno della tratta e dei rapimenti accresciuta
- Organizzazioni di campagne di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno e promozione di una conferenza partecipata dalle principali etnie residenti in Kassala (Beni Amer, Hadendowa, Rashaida);
- Sostegno psicologico alle vittime della tratta nel campo di accoglienza di Khartoum.